lunedì, settembre 17, 2007

Molto pertinente

Leggete la discussione, e fate caso alla famiglia postata e agli errori che genera: ci vuole curiosità e una community come quella di 3D smile.it! cliccate sul titolo del posto per essere ridiretti al link del topic.

venerdì, settembre 07, 2007

Un arco in una parete

Scrivo questo breve tutorial per soddisfare la richiesta di una Newbie che si sta occupando come me di edifici militari dismessi di fine 1800. (Vai Ele!!!)

Una cosa che è molto imporante tenere presente è che in Revit la vera forza non è l amodellazione 3D, ma la possibilità di documentare un oggetto edilizio in modo assolutamente preciso e in qualsiasi momento col giusto grado di definizione, senza dover per questo modellare in tridimensionale i più fini dettagli dell'oggetto da rappresentare, ma procrastinando la loro stesura ad un tempo successivo a quello della modellazione vera e propria.

In particolare voglio affrontare il problema di un'apertura ad arco: è un elemento molto ricorrente nella maggior parte degli edifici antichi, e per tanto è stato per necessità e per curiosità che ho cercato di trovare una soluzione che facesse al caso anche in Revit.

Gli archi sui quali ho avuto occasione di soffermarmi abbastanza per poterli rappresentare, non presentavano tutti le medesime caratteristiche, e per tanto sono giunto a soluzioni alternative che meglio si prestano per la rappresentazione di un determinato oggetto.

Per esempio, per rappresentare un passaggio, il cui intradosso abbia forma di arco sarà sufficente inserire un'apertura che ne ricalca la forma; questo si può ottenere in diversi modi.

1- Si crea una famiglia di porte con le dimensioni e la forma del passaggio e la si importa nel progetto (poi spiego anche questo, mi serve solo per chiarire le possibilità!), così funzionerà come una "vera porta", con etichette automatiche e tutto il resto (è molto utile da tenere presente anche per la visualizzazione degli oggetti);
2- si modifica il profilo del muro, questo consente di ottenere dei risultati molto divertenti ma spesso porta più problemi per quel che riguarda la coordinazione nella fase di documentazione (i profili modificati non sono come le porte! non verranno riconosciuti automaticamente per inservi le etichette di altezza e larghezza);
3- si sottrae un muro fittizio di facciata continua con pannello vuoto, con la forma del passaggio, ma manche in questo caso il lavoro risulta doppio poichè si deve passare per una fase intermedia che è uguale a quella del secondo modo cambiando il profilo di un muro fittizio che si va a sottrarre (direte: "ma che vantaggi ci sono?!?!?", vedrete che può esservi utile in alcune occasioni, per esempio qualora esistano giunti complessi tra pareti non ortogonali o non a tutta altezza, o ancora quando si devono inserire degli elementi tipo griglia, brise soleil, vetri di forma particolare all'interno di pareti esistenti);
4- si sottrae un muro vuoto creato "in place" (sentirete spesso parlare di oggetti in place se usate Revit).

Comincio con l'illustrare il secondo metodo che è il meno appropriato, ma che serve per spiegare anche il terzo, il quale rimanda concettualmente al quarto e mi riservo per ultimo il primo che è il più consono.

Se si seleziona un qualsiasi muro sulla barra delle proprietà apparirà un tasto che renderà possibile modifare il profilo del muro in prospetto o in 3D. Attivandolo si entrerà nell'editor della forma del muro selezionato, che per default è un rettangolo, ma che possiamo modificare a piacere inserendo la sagoma dell'apertura ad arco disegnandola con i comandi linea. Potremmo anche modificare la forma dei lati del perimetro del rettangolo di default ma è bene fare presente adesso che modificando il profilo dei muri si ottengono molto spesso degli effetti indesiderati per quanto riguarda la capacità di calcolare automaticamente i giunti tra le pareti (del resto provate voi ad immaginarvi ad esempio le connessione tra una superficie cilindrica irregolare e una rettilinea in tre dimensioni!). L'unico limite che si impone è che i perimetri che disegnerete siano chiusi (Revit odia i profili aperti e vi avvisa sempre quando qualcosa non va). Questa operazione non è prevista sui muri che hanno andamento curvo.

Terminando la modifica si avrà una parete con la forma dell'aperturra "incorporata", ma questa ad esempio non sarà spostabile o modificabile senza passare dall'editor del muro come si è fatto in precedenza.

Il terzo metodo prevede l'utilizzo di un muro di facciata continua. In una vista di pianta selezionate il comando muro e dal selettore del tipo selezionate un muro facciata continua, cliccate sul tastino delle proprietà, cliccate su modifica/nuovo e poi su duplica, create un muro che chiamerete "vuoto".

Nelle proprietà del nuovo muro, nella sezione parametri del tipo/Costruzione/Pannello di facciata continua, fate scorrere le opzioni fino alla voce "Pannello sistema vuoto: Vuoto", date ok e adesso fate molta attenzione: dovete tracciare il muro vuoto nel muro che deve ospitare l'apertura. Si avete capito bene, dovete come dire sovrascriverlo, e non preoccupatevi dell'avviso che salterà fuori in basso a destra: vi dice che si è verificata un'interferenza tra due oggetti. Ora dovete sottrarre il muro vuoto da quello pieno utilizzando il comando taglia geometria, che si trova a lato dei comandi allinea, dividi, riduci, offset, unisci geometria, disgiungi > taglia geometria.

Ora se vi posizionate su una vista di prospetto noterete che il vostro muro è stato forato da un'apertura rettangolare, che però è un muro e può essere selezionato e spostato, e non solo si può modifcare anche il suo profilo e renderlo a forma di arco. Se la selezione risulta difficoltosa usate il tasto TAB per selezionare ciclicamente gli oggetti vicini al puntatore del mouse. Come per tutti i muri di facciata continua la selezione è una sorta di scatola con i profili tratteggiati e verdi.

Il quarto metodo effettua concettualmente una sottrazione di un muro con un altro muro ma sfrutta il motore geometrico di Revit che permette di creare volumetrie solide o di sottrazione (con alcuni limiti per quel che riguarda la potenza di modellazione, ma del tutto accettabili per gli scopi abituali della rappresentazione architettonica, tenendo conto anche della facilità di utilizzo dei comandi).

Dalla barra di progettazione selezioniamo Modellazione/Crea e poi muri, diamo un nome ad esempio "apertura ad arco" ed entriamo nell'editor delle famiglie in place: un ambiente col quale è bene familiarizzare al più presto (doppio senso latente che Eleanna capirà sicuramente).

La barra di progettazione a sinistra è cambiata poichè si hanno dei comandi specifici; selezionate Vuoti/Estrusione, selezionate come piano di lavoro una faccia del muro che deve ospitare l'apertura ( per fare questo cliccate sul comando imposta piano di lavoro che trovate in alto a sinistra, sopra il selettore del tipo, spuntate seleziona un piano e cliccate col cursore su una faccia del muro).

Ora disegnerete il profilo del passaggio con arco con i consueti comandi linea; fate attenzione alla barra delle proprietà compare un parametro altezza di estrusione (default 0.25 m), questo dice quanto sarà alta l'estrusione che state per fare, tuttavia il parametro è modificabile graficamente tramite controller dinamici di forma triangolare una volta terminata l'estrusione, oppure per quelli che vedono lontano, si possono regolare tramite parametri delle proprietà del tipo di famiglia...ci arriverò un giorno a parlarvene.

Dunque terminate l'estrusione e mettetevi in una vista di pianta: noterete che la vostra estrusione è un solido arancione trasparente. Molto importante: fate in modo che il vostro solido sia un pò più profondo dello spessore del muro al limite uguale (aiutatevi con il comando allinea e fate attenzione ai lucchetti che appaiono: così si mettono i vincoli alla geometria del progetto, questo vi permette di inserire intelligenza in ciò che disegnate). Se terminaste ora il disegno della famiglia in place un messaggio di errore vi avviserebbe che un vuoto non può esistere se non taglia alcun oggetto, così dovete usare finalmente il comando taglia geometria, selezionare il muro di destinazione e poi il vostro muro "vuoto" estruso.

Adesso potete terminare e verificare che il solido è scomparso ma ha lasciato un vuoto al suo posto.
Se l'altezza di estrusione fosse stata inferiore allo spessore del muro avreste fatto una nicchia a forma di arco (a me è servito anche questo).

Per quel che riguarda la prima soluzione vi chiedo di aspettare il prossimo post, poichè è necessario che facciate pratica con i metodi precedenti visto che "si metterà su famiglia" all'esterno del progetto per avere sempre a disposizione un apertura ad arco.

Da qui poi il passo è breve per la comprensione di come si possono realizzare anche archi che sono all'interno della parete, come archi di scarico sopra le finestre, poichè si fa riferimento agli stessi concetti sviluppati per gli archi di sottrazione, ma visti "in positivo".

Il preambolo iniziale è necessario ora per capire a che livello di precisione dovete arrivare a modellare il vostro oggetto: se è veramente complesso, al di là della gratificazione cosmica che vi investirà quando sarete in grado di rappresentare tridimensionalmente quell'oggetto, meglio lasciar perdere una modellazione tridimensionale perfetta, col rischio di non riuscire per le intriseche limitazioni alla modellazione del motore geometrico di Revit, e passare piuttosto a dettagliare a piacere un disegno bidimensionale in cui "la base" è fornita dal 3D.

Alla prossima, ciao Eleanna!