mercoledì, ottobre 11, 2006

Sapersi muovere

Il browser di progetto

Analizzando prima di tutto il browser di progetto ci rendiamo conto di come funziona la navigazione all'interno dell'ambiente Revit: sono presenti delle viste che sono raggruppate per tipologia (viste di pianta del pavimento o del controsoffitto, prospetti) e qui si tiene traccia delle altre viste bidimensionali che si creeranno, come ad esempio le sezioni. Anche se il file è appena stato aperto, il simbolo “+” posto a sinistra del nome del gruppo di viste indica che ne sono presenti alcune per default.A proposito di default, è giusto premettere che le impostazioni di default sono completamente personalizzabili dall'utente attraverso l'utilizzo di un file .rte (che sta per template, ossia il modello di riferimento) che viene aperto all'inizio da Revit e che può contenere, ad esempio, una serie di tavole già impostate, uno o più stili di quota personalizzati, un certo numero di livelli e viste di pianta associate, indicazioni sulle visualizzazioni degli oggetti all'interno di ogni singola vista, elenchi dei componenti edilizi, legende, e ancora famiglie di oggetti specifici, gruppi ecc...Insomma tutto quello che può servire ai fini della creazione e rappresentazione del modello può essere preimpostato a nostro piacimento.

Con un po' di esperienza alle spalle ci si potrà quindi impegnare un paio d'ore a definire il template che più soddisfa le nostre esigenze nei minimi particolari e salvarlo con nome con estensione .rte; sarà poi sufficiente andare sul menù a discesa Impostazioni / Opzioni e scegliere la posizione del file di modello di default. Questo permetterà di ottimizzare al massimo l'utilizzo del programma secondo le vostre esigenze e di lasciarvi concentrare sulla progettazione.

Tornando al browser di progetto, si trovano delle legende (ossia delle viste particolari che possono essere utilizzate per elencare degli oggetti di categoria simile, come ad esempio una legenda dei tipi di muro o dei tipi di finestre presenti nel modello, potendo così indicare con etichette un tipo di porta o di finestra, fornendo oltre alle dimensioni informazioni sul tipo di finitura, del produttore ecc...); Di nuovo un tipo di vista molto interessante per le potenzialità che offre è quello dell'abaco: un elenco ordinato degli oggetti e delle categorie presenti nel modello, che si aggiorna in tempo reale, utilissimo per realizzare computi metrici e tabelle da inserire nelle tavole contenenti ad esempio i locali del modello con le superfici e i volumi.
Vi è poi un elenco delle tavole di progetto (molto simili alle finestre di layout in Autocad), un elenco delle famiglie che, come vedete dai nomi, rappresentano grandi categorie generali di oggetti da utilizzare nel modello, e in fine i gruppi (i cugini lontani dei blocchi di Autocad).

Quando si sviluppa un progetto è molto probabile che la quantità delle viste o delle tavole prodotte salga velocemente e non ci si riesca più ad orientare facilmente al loro interno, senza contare poi che gli stessi file possono essere utilizzati da operatori diversi e che quindi possono non avere confidenza con le convenzioni dei nomi usate da chi ha redatto il modello.

Per questo il browser di progetto è personalizzabile attraverso le sue proprietà. Infatti in linea generale ogni componente edilizio, ogni vista presente nel file di Revit, è da intendersi come un oggetto con proprietà e caratteristiche direttamente modificabili dall'utente attraverso l'utilizzo del selettore del tipo, del tasto di proprietà , dal menù contestuale che appare cliccando sul nome di una vista o su un oggetto con il tasto destro.
Cliccando nel browser di progetto apparirà nel selettore del tipo il
nome del modello di visualizzazione utilizzato correntemente: di default è Browser viste - tutto (è interessante la sintassi : Famiglia - tipo, è presente in ogni oggetto o vista di Revit). Questo non è l'unico, ne esistono altri che sono modificabili a differenza di “tutto”. In linea generale quando si opera con le proprietà di un tipo di oggetto è sempre bene eseguire una copia, per questo è a disposizione il tasto Duplica ; creando un nuovo tipo è possibile modificare i parametri che lo caratterizzano.Nel caso delle viste del browser, selezioniamo dal menù a discesa il tipo Comparativa e lo duplichiamo rinominandolo ad esempio “scala di rappresentazione”; poi cambiamo i parametri delle proprietà di visualizzazione dello schema del browser.Sotto Cartella impostiamo i parametri di raggruppamento delle viste da prima per Scala della vista, e successivamente per Tipo e Famiglia (così, ad esempio, le piante saranno con le piante e i prospetti con i prospetti), ordinandole per scala vista.

In questo modo le viste con scala di rappresentazione differente saranno raggruppate e messe in ordine per facilitare la navigazione. Attraverso i filtri è possibile includere o escludere dal browser oggetti e viste scegliendo opportunamente i parametri disponibili.Per tornare alla visualizzazione iniziale, basterà scegliere dal selettore del tipo Browser viste – tutto.

Quando una vista è stata creata, questa può essere duplicata e rinominata, quindi la si può utilizzare per definire altre informazioni, cambiare scala di rappresentazione e così via, con il vantaggio di poter apportare modifiche al modello in una qualsiasi delle viste e ottenere l'aggiornamento in tempo reale di tutte le altre. E' importante a questo proposito notare che le viste dipendono dal modello, ma le viste sono tra loro indipendenti. In particolare gli elementi bidimensionali come le linee, le quote, i tratteggi appartengono alla vista specifica in cui sono stati creati e non sono quindi visibili in tutte le viste
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